Eventi dell'Associazione

Musica, arte e passione

Musica, arte e passione

30 marzo 2023, ore 19 – Via Nizza 56 – Roma

SOMMARIO

Si è volto con successo il 2° bellissimo evento del programma “Conoscere la Basilicata” attraverso le attività di persone che hanno conseguito risultati di eccellenza in ambiti diversi (sport, musica, enogastronomia, cinema, scienza, imprenditoria, ecc.).

Dopo l’evento del 27/1 e lo svolgimento negli ultimi due mesi di altre iniziative, il Consiglio Direttivo ha voluto proseguire il racconto delle eccellenze lucane con un incontro sulla Grande Musica ed invitato per parlarne Pasquale Mènchise, direttore e compositore nato a Genzano di Lucania, dove ritorna quando gli impegni nazionali ed internazionali lo consentono.

Alla presenza di un pubblico numeroso ed attento si è svolto un incontro molto ben articolato reso gradevolissimo dalle immagini, i suoni, la impostazione dialogante, non didascalica e, soprattutto, da un approccio alla narrazione tra amici adottata dal Maestro Mènchise, nel corso della quale sono emersi in modo chiaro:

  • la rilevanza della Musica per la cultura e l’immagine delle nazioni, dimostrata dalla presenza di nuovi Paesi nel panorama musicale mondiale. Tra le più rilevanti, citata l’esperienza del cosiddetto El Sistema Venezuelano ad opera del Maestro Abreu che oltre a dare una prospettiva professionale a molti ragazzi economicamente svantaggiati del Venezuela è stato un modello per altri paesi in via di sviluppo ed ha prodotto alcuni grandi direttori come Gustavo Dudamel, che Mènchise ha incontrato in più occasioni. Su questa esperienza, alcuni anni fa la n/s Associazione organizzò un incontro con il prof. Domenico De Masi, nostro socio ed amico di Abreu, nel corso del quale proiettò e commentò il film Tocar Y Luchar (Suonare & Lottare).
  • l’impegno del maestro Mènchise di portare avanti con passione: insegnamento, composizione e direzione d’orchestra in luoghi e con formazioni musicali prestigiose. Senza trascurare l’impegno a favore dei giovani del territorio lucano.

 

TEMI PRINCIPALI

Nei pochissimi minuti iniziali di saluti della Presidenza, è stata segnalata la speciale rilevanza dell’incontro perché non è stato progettato solo come l’occasione per complimentarsi e celebrare l’eccellenza di un corregionale (assegnatario anche del riconoscimento Lucani Insigni) ma per saperne di più di musica da un protagonista di questo mondo internazionale in grande fermento. Affollato di nuovi protagonisti e stimolato nell’immaginario collettivo da grandi architetture.

Molte grandi città, infatti, hanno nelle architetture per la musica i loro edifici-simbolo: la Philharmonie a Berlino; la Sidney Opera House; l’Opera di Copenaghen; l’Elbphilharmonie di Amburgo; il Teatro dell’opera di Oslo, ecc.

Per fortuna, anche in questo campo abbiamo presenze significative che nobilitano la n/s storia. Infatti, oltre a teatri classici che hanno fatto la storia della musica, l’Auditorium della Musica di Roma è una delle più belle architetture moderne in assoluto e l’Italia  resta il riferimento mondiale della cultura musicale perchè l’italiano è ancora la “lingua dell’opera” oltre che una sorta di “esperanto” per le indicazione di partitura (tempo e dinamica) e degli strumenti.

Dopo, questi brevissimi cenni generali, la vice Presidente Eleonora Locuratolo che ha coordinato la sequenza degli interventi, ha fatto una sintesi essenziale del percorso artistico (la cui ricchezza è indicata nel sito www.pasqualemenchise.it) ed introdotto i video con bellissime musiche eseguite in luoghi prestigiosi dei vari continenti.

L’insieme delle immagini e poi alcune aggiunte esplicative del Maestro Mènchise, hanno consentito di identificare luoghi mitici della musica (il San Carlo, Il Musikverein di Vienna, ecc), di grandi personaggi della composizione e conduzione orchestrale (Battiato, Baremboim, Dudamel,…), di personalità mondiali come Papa Giovanni Paolo II; di concerti in sedi istituzionali (Sala Montecitorio; palazzo Metternich sede della nostra ambasciata a Vienna, al tempo in cui ne era titolare Eugenio D’Auria, n/s associato), ecc.

Le immagini e l’ascolto della miscela (medley) di brani e di arie celebri dirette dal maestro sono stati molto apprezzati dal pubblico, fornendo evidenza della carriera e della molteplicità di iniziative nelle quali il Maestro Mènchise è protagonista. Alle immagini hanno fatto riferimento le domande formulate da Celeste Pansardi nella parte centrale dell’evento. Celeste, che ha svolto il prezioso lavoro preparatorio concordando taglio e sequenza delle tematiche, ha formulato una serie di domande su aspetti generali del fare musica, su personaggi influenti del mondo musicale e sulle attività del Maestro Mènchise in e per la Basilicata.

Tra i temi principali trattati:

L’INTRECCIO TRA VITA ED ARTE

Tutti gli incontri in un mondo con elevate competenze professionali sono occasioni di crescita professionale, aggiornamenti reciproci, scambio di opinioni, emozioni…Ed è quindi difficile scegliere solo pochi casi. Comunque, dovendo selezionare, il Maestro Mènchise ha citato:

  • Rocco Brancati, il compianto giornalista Rai, grande uomo di cultura e appassionato di eccellenze lucane da valorizzare e di una Basilicata da far conoscere fuori dagli stereotipi. Brancati, compianto amico della n/s Associazione, lo ha seguito spesso in Italia ed Europa;
  • Franco Battiato, al quale lo ha unito la passione per la composizione musicale ed il garbo nelle relazioni interpersonali.  Come il gesto di Battiato di rifare i manifesti di una serata per mettere l’accento sulla è della prima consonante, in modo corrispondente alla pronuncia del cognome Ménchise;
  • l’incontro con Papa Giovanni Paolo II in occasione dell’esecuzione in Piazza San Pietro della sua Missa Mediterranea in tempora Jubilaei. Una evocazione che continua ad emozionarlo!

 

COSA C’È DIETRO LA BACCHETTA

Una inesauribile lavoro di approfondimento dei testi, delle storie  e dei pensieri che li hanno generati; la necessità di capire le qualità e le vocazioni di ogni orchestra con la consapevolezza che ognuna di esse ha un vissuto storico ma anche un sistema sociale in divenire e che quindi non andrà mai giudicata sulla base del passato ma scoperta in occasione di ogni esecuzione;  la conoscenza della cultura musicale del territorio e delle attese del pubblico; la necessità di adattare stile di prove e conduzione tenendo conto di variabili professionali, di valore evocativo dei brani, ecc.. Insomma, ogni appuntamento è: una dimostrazione di professionalità, un esercizio di leadership, la manifestazione di attenzione verso la cultura musicale e sociale del luogo ma, allo stesso tempo,  la riaffermazione senza spocchia di rappresentare una grande storia musicale. Un complesso esercizio di equilibrio tra scrupolo professionale, orgoglio, rispetto per il pubblico, consapevolezza di fattori geopolitici. Come quelli che sono sicuramente nella mente degli spettatori e degli artisti russi proprio in questi giorni impegnati a Roma: il mitico solista Sokolov ed il maestro Sokhiev.

In materia, su risposta a specifica domanda dal pubblico, il Maestro Mènchise ha parlato della sua esperienza con l’Orchestra Sinfonica Nacional de Cuba (Havana), composta di persone preparate anche se la loro informalità poteva generare giudizi affrettati di approssimazione, smentiti poi nei fatti da esecuzioni attente alle indicazioni del Maestro.

 

RAPPORTO CON LA STORIA ED IL PRESENTE DELLA BASILICATA

L’impegno di Pasquale Mènchise, malgrado i numerosi impegni internazionali si svolge in più direzioni: la valorizzazione di storia e tradizioni musicali, l’insegnamento, la formazione di compagini orchestrali.

La valorizzazione di autori e presenze musicali in Basilicata ha riguardato in particolare  Francesco Stabile (cui è intitolato l’omonimo teatro a Potenza) nato nel 1816 a Miglionico, poco notoanche nella stessa Basilicata  ma tra i maggiori autori romantici italiani.Di Stabile ha revisionato e diretto alcune sinfonie; ha revisionato e trascritto la “Via Crucis”, eseguita in prima esecuzione nel 150° della morte del compositore.

Ha eseguito anche lavori di Ruggero Leoncavallo, autore di I Pagliacci, vissuto tre anni in Basilicata a partire dal 1873. Tra gli aneddoti citati al riguardo, quello del nome Canio di uno dei protagonisti dell’opera, suggerito probabilmente dalla diffusione di questo cognome ad Accettura dove il padre di Leoncavallo era Pretore.

Rispondendo ad una domanda sulla musica popolare lucana, Il Maestro Mènchise ha citato la costituzione di un gruppo di lavoro sulle musiche della Valdagri. Inoltre, ha rivelato essersi ispirato ad alcune sonorità popolari lucane per le musiche da lui composte per l’accompagnamento del film muto Malombra, con Lyda Borelli, proiettato nella sua Genzano, nel cortile di Palazzo dell’Agli, il cui proprietario Carlo, nostro associato, era presente a questo incontro.

In tema di impegno per la costituzione di orchestre in Basilicata, di particolare rilevanza è stato Il progetto per la istituzione nel 2021 dell’Orchestra Sinfonica 131 della Basilicata, la prima del genere in Regione ad opera dell’associazione costituita dal presidente  Pasquale Edoardo Scavone, Francesco Zingariello (Vice), Giovanna Antonia D’Amato  e Pasquale Mènchise (consiglieri).

Nell’occasione, il maestro Mènchise ha voluto ricordare l’attenzione ricevuta per questo progetto da parte del Prof. Giampaolo D’Andrea, presente all’incontro.

Tutte le fasi dell’incontro sono state seguite con grande attenzione ed i ripetuti applausi sono stati la testimonianza immediata di un gradimento che poi ci è stato ribadito in varie forme, da tutti. Apprezzamenti espressi non solo per i traguardi professionali conseguiti dal Maestro Pasquale Mènchise, ma anche per la semplicità del linguaggio e dell’atteggiamento di chi si mette a disposizione dell’uditorio per dare notizie e arricchirle di aneddoti per aiutare a capire,  trasmettere esperienze ed emozioni.

 

 

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