SOMMARIO
Il ritorno a Viggiano dopo un paio d’anni consente di vedere completate molte cose nuove che danno l’impressione di una realtà in movimento, malgrado la stasi generale determinata dal COVID-19.
I cambiamenti riguardano sia il nucleo abitativo che il territorio di Viggiano: assetto urbano e ristrutturazioni di aree del centro storico; sistemazioni di sentieri che valorizzano natura e paesaggio; miglioramento e creazione di strutture per l’accoglienza; creazione di infrastrutture per lo sport, le esposizioni d’arte, la musica; ecc.
Dalla visione delle opere già realizzate, di quelle in via di inaugurazione e di quelle in corso di costruzione, dalle conversazioni con il Sindaco Avv. Amedeo Cicala, operatori culturali e operatori turistici (privati e Pro Loco), si ricava la sensazione di una comunità che si sta attrezzando per vivere una nuova normalità basata sulla consapevolezza di dover convivere con le estrazioni di idrocarburi (decise del Governo Centrale!) utilizzando al meglio le risorse economiche che ne derivano e definendo strategie per valorizzare le grandi positività geografiche, naturali e paesaggistiche, l’enogastronomia con eccellenze a km zero e le sue grandi tradizioni laiche e religiose. Un insieme di positività che sostanzia la richiesta di riconoscimento in via di formulazione all’UNESCO.
I FATTI
Viggiano è un comune di circa 3.400 abitanti, collocato a 1.023 mt s.l.m. alle pendici del Monte omonimo sulla cui vetta a più di 1.700 mt vi è la cappella della Madonna Nera, uno dei simboli religiosi più importanti del culto Mariano in Italia e nel mondo.
Accanto ad un nucleo storico ai piedi del castello, con importanti palazzi di pregio (tra essi anche la Villa del Marchese Sanfelice di Monteforte), negli ultimi decenni si è sviluppata una edilizia residenziale spesso di buona fattura, senza eccessi di volumetrie ed offese estetiche tipiche di molte costruzioni moderne.
ATTIVITÀ ECONOMICHE
Dalla seconda metà degli anni Novanta, il territorio di Viggiano è al centro di un’area di prospezione e di produzione di idrocarburi, stimata insieme a Tempa Rossa nella contigua Valle del Sauro come la maggiore area estrattiva in terraferma (on shore) d’Europa. Altre nazioni europee hanno produzioni superiori a Viggiano ma estraggono idrocarburi da giacimenti nei fondali marini (off shore).
Nel territorio di Viggiano sorge anche l’impianto di pretrattamento del petrolio estratto da cui poi va alla raffineria di Taranto con una condotta di 130 km.
Vicino al Centro Oli (COVA) vi sono attività collegate all’estrazione, ma anche siti produttivi diversi, con alcuni casi di eccellenza manifatturiera (serramenti, ecc.) che fanno di questo angolo di Basilicata un luogo di bellezza da contemplare (e preservare), ma anche un centro di lavoro con le opportunità e le problematiche di “compatibilità” associate ad attività umane. Una sfida che Viggiano e la Basilicata dovranno gestire sempre meglio nei prossimi tre decenni (almeno…).
L’attività industriale sostiene anche i servizi dell’accoglienza e i consumi dell’enogastronomia di prodotti provenienti dalle campagne di Viggiano (vini, foraggio, carni) e da quelle di contigui comuni della Val d’Agri: Marsicovetere (tartufi), Moliterno (formaggio Canestrato), Sarconi (fagioli), ecc.
L’industria dell’accoglienza ha cercato di attrezzarsi per valorizzare soprattutto la natura: impianti sciistici, sentieristica, parco Avventura.
In aggiunta, è stata parte attiva con la Pro Loco nella organizzazione di appuntamenti enogastronomici sempre più seguiti nella fase pre-Covid (sagra dei ferricelli, Giornate del Vino sotto le stelle, ecc.). Oltre a supportare altre iniziative legate agli appuntamenti Mariani ed alla fruizione di alcune strutture museali e culturali come il Museo delle Tradizioni Locali di Viggiano – MUVIG, Museo del Lupo, Villa del Marchese, ecc.
Un insieme di strutture/attività che riceveranno nuovo impulso dai lavori in corso.
RIASSETTO URBANO, RISTRUTTURAZIONI, NUOVE STRUTTURE
Ristrutturazioni, riqualificazioni di edifici e nuove strutture per lo sport, la cultura e gli itinerari nella natura fanno di Viggiano un cantiere in piena attività. Tra quelli che interessano spazi pubblici vi è la creazione di una piazza panoramica nel centro storico realizzata allargando lo spazio antistante la Basilica della Madonna di Viggiano e dell’attiguo palazzo comunale.
Si tratta di una struttura aggettante su pilastri in cemento che, oltre a realizzare una delle piazze più panoramiche della Basilicata, consentiranno di aumentare e razionalizzare un parcheggio sotterraneo.
LUOGHI ED ITINERARI MARIANI
La Madonna Nera per Viggiano è qualcosa di più di un simbolo religioso di cui hanno parlato in molti creando una enorme documentazione.
Qui accenneremo solo a nuovi interventi su parti del lungo percorso devozionale di circa 13 km che dai 1.023 mt s.l.m. della enorme e scenografica piazza Giovanni XXIII porta ai 1.700 mt della cappella in cima al Monte di Viggiano.
La pesante statua e baldacchino è portata a spalla da squadre composte da 16 portatori lungo un percorso in pendenza che attraversa densi boschi di faggi, radure, sentieri tracciati intagliando le rocce bianche che caratterizzano l’ultima e più impegnativa parte del tracciato. Una bellissima scultura in bronzo riproduce in scala reale il complesso di statua e portatori, dei quali lo scultore ha reso in modo quasi fotografico la intensità emotiva espressa dai volti dei portatori (volontari) che partecipano al trasporto del simulacro Mariano come un privilegio che sublima la fatica.
A metà agosto 2021 è stato ripristinato un segmento del vecchio percorso che era stato dismesso per motivi di sicurezza. I lavori di costruzione di un nuovo ponte sul fiume Alli hanno offerto l’occasione per portare in evidenza i ruderi ancora imponenti del primo di 7 mulini che sfruttavano le cascatelle di acqua per il loro funzionamento.
È un angolo di natura e paesaggio recuperato che, anche per la sua vicinanza al paese e la suggestiva illuminazione, potrà essere fruito sempre, non solo in occasione delle due processioni annuali.
STRUTTURE PER IL TEMPO LIBERO E LA CULTURA
Cittadella dello Sport. Viggiano sta costruendo da alcuni anni strutture per lo sport come la piscina coperta di dimensioni olimpiche (tra le poche in Basilicata) e campi per sport individuali e di gruppo. I campi e gli edifici della Cittadella dello Sport occupano una grande superficie che ospita nel suo perimetro anche un eliporto.
SPAZI ESPOSITIVI PER L’ARTE FIGURATIVA
Tra le altre strutture di rilevante interesse vi sono quelle relative alla cultura, ricavate dalla ristrutturazione di edifici ed aree pubbliche. Oltre a siti museali (non visitati), Viggiano ha spazi espositivi di arte contemporanea piuttosto rari nei Borghi. Tra di essi, la galleria per mostre di arte moderna ricavate da un mercato coperto.
In questi mesi vi è la bellissima mostra collettiva intitolata “L’arte è una donna Bellissima” dei Maestri Contemporanei Franco Corbisiero (nato a Calvello, vive a Potenza), Giuliano Grittini (milanese) e Domenico Marranchino nato a Roccanova (PZ) e da 50 anni a Milano, conosciuto a livello internazionale.
In aggiunta, vi sono anche strutture espositive private come la Home Gallery della Dimora del Musicante che in questo periodo ha in mostra una serie di grandi tele su New York dipinte dal giovane artista potentino Michele Barbaro.
Barbato e Marranchino esprimono con passione ed intensità pittorica paesaggi urbani assai diversi da quelli lucani, con la naturalezza di chi vive senza rimpianti le nuove realtà.
VIGGIANO CITTÀ DELLA MUSICA
Alla lunga e meritoria attività svolta dalla Pro Loco, Comune e studiosi lucani per il recupero di memoria e documentazione sulla epopea dei musici viaggianti lucani (viaggianesi e non solo), di cui abbiamo parlato anche in Associazione, si aggiunge ora un’organica e più ambiziosa iniziativa per fare di Viggiano un centro musicale di respiro almeno regionale. Le direttrici sono:
- ricerca storica sul passato; dopo gli studi sull’arpa viggianese e su personaggi come il grande flautista Leonardo De Lorenzo, proseguono le ricerche su altri protagonisti;
- corsi per giovani studenti sull’arpa popolare viggianese che ha avuto una sua diffusione soprattutto nell’800;
- potenziamento della sezione decentrata del Conservatorio di Potenza Gesualdo da Venosa, con corsi preaccademici per arpa, tromba, sax, flauto, pianoforte e percussioni e, fra breve, anche di violino e clarinetto. Insomma un’attività di creazione di competenze che vanno oltre la pur importante e distintiva azione di rivitalizzazione dell’arpa viggianese;
- ristrutturazione/costruzione di immobili per la didattica musicale e concertistica.
Oltre a strutture già in funzione per queste finalità è imminente la inaugurazione di un nuovo spazio per concerti da un centinaio di posti, che abbiamo avuto il piacere di visitare. Si tratta di un importante riadattamento di una chiesa del ‘700 che uno studio di Potenza ha trasformato in un piccolo gioiello architettonico, sistemando un centinaio di poltrone in uno spazio suggestivo ma assai complesso da trasformare.
STRUTTURE ALBERGHIERE
Nel Campo dell’accoglienza, Viggiano ha da tempo una struttura alberghiera con un buon numero di posti letto adeguati per quantità, qualità, attrezzature per convegnisti, ecc. Ad esse si stanno aggiungendo sistemazioni B&B, alcune delle quali di altissimo livello in palazzi di pregio del centro storico. Come quello di queste immagini, che oltre ad essere una struttura di charme e di grande “atmosfera” è anche una galleria d’arte con mostre temporanee di ottimo livello.
CONSIDERAZIONI SU SPERANZE E PROSPETTIVE
Il dinamismo di Viggiano e di altri Borghi impegnati in meritorie iniziative di rigenerazione urbana, strategie e programmi di promozione del territorio, testimoniano la consapevolezza che le comunità devono essere molto attive nel progettare il proprio futuro, facendo anche scelte fuori dagli schemi.
Per Viggiano, le infrastrutture qui segnalate, consentiranno di programmare iniziative sempre più attrattive, ma la loro efficacia nell’attrarre fruitori viggianesi ed esterni dipenderà dalla qualità intrinseca dei programmi ma anche, se non soprattutto dalla continuità ed efficacia con la quale saranno comunicati i successi.
Non è facile acquisire la reputazione di eccellenza indispensabile per entrare nell’immaginario collettivo e diventare una destinazione imperdibile. Ma, essendoci le premesse, si può ambire a diventarlo. In bocca al lupo.