Marsicovetere (PZ), è un comune della media-alta Val d’Agri i cui 5,570 abitanti sono distribuiti tra il centro storico a più di mille metri di altezza, la contrada Barrichelle (con i resti di una villa romana) e soprattutto a Villa d’Agri il nuovo centro urbano costruito nel secondo dopoguerra nella piana ai piedi del Monte Vulturino.
Villa d’Agri è un centro di riferimento fondamentale per i borghi della media-alta Val d’Agri, un hub di servizi per Marsicovetere comprendente l’ospedale comprensoriale, supermercati, scuole superiori, banche, bus terminal con linee verso destinazioni italiane e straniere, ecc. Per queste sue funzioni e caratteristiche, Marsicovetere è un comune di estremo interesse sociale ed economico perché sono compresenti fenomeni opposti:
- un centro storico millenario arroccato a 1.037 m.s.l.m, cui si accede con una bellissima strada panoramica e dove si respira un’aria finissima e salutare, con una veduta magnifica, una architettura civile e religiosa di pregio, ma anche con fenomeni di spopolamento comuni ad altri luoghi e, invece,…
- …una certa vivacità abitativa a Villa d’Agri per la presenza di strutture fondamentali per Marsicovetere e l’intero territorio della Val d’Agri anche se non ha i pregi del centro storico (aria, panorama, nobiltà architettonica). Proprio come in qualche altro caso della stessa Val d’Agri (come ad es. a San Brancato di Sant’Arcangelo…) le cui strutture abitative di ispirano ad una architettura “funzionale” di non esemplare valore estetico.
Ma la diversa e talvolta contrastante realtà rende questi luoghi particolarmente interessanti per lo studio di fenomeni abitativi e socio-economici.
Tra i punti di forza di Marsicovetere:
NATURA, PAESAGGIO, PERCORSI
L’orientamento est-ovest della vale, la diversa natura del suolo della pianura e delle montagne, i colori della natura, la luce, i panorami sono un patrimonio di bellezza in ogni stagione.
La montagna e, in generale, l’ambiente naturale di Marsicovetere e dei suoi bellissimi dintorni offrono molte opzioni agli appassionati di trekking, sci, bici, ma anche di sport più adrenalinici (ponti sospesi su gole profonde, voli sulla vicina pista di Grumento), percorsi archeologici, percorsi Mariani, ecc.
POSIZIONE, ACCESSIBILITÀ
La Fondovalle dell’Agri lo collega agevolmente a strade di grande comunicazione (Salerno-Reggio Calabria; Basentana) e ne agevola la fruibilità da parte di altri Comuni circostanti. Alcuni dei quali hanno una dinamicità legata alle produzioni agricole, alle attività petrolifere, ai servizi, al turismo (anche invernale), alla cultura (Parchi Letterari di Mario Pagano a Brianza, di Leonardo Sinisgalli a Montemurro, di Carlo Levi ad Aliano e di Isabella Morra a Tursi), alla fede (santuari del culto Mariano), alle tradizioni (carnevale e non solo); e sagre come quella davvero inedita del tartufo, ecc.
La sua posizione rende Marsicovetere una base ideale anche per vistare un territorio ricco di arte e di storia (è a mezz’ora dalla Certosa di Padula, sito UNESCO), di percorsi naturali, di grandi attrattori (il più lungo ponte tibetano del mondo a Castelsaraceno, PZ ), ecc.
ENOGASTRONOMIA
In aggiunta a prodotti enogastronomici tipici di Basilicata, Marsicovetere ha eccellenze nella produzione di prosciutti e, più di recente, nella ricerca e commercializzazione del tartufo, un prodotto la cui presenza sta facendo della Basilicata una terra di tartufi.
CULTURA
Marsicovetere ha anche organizzazioni e programmi culturali di una certa rilevanza che possono anche contare su strutture culturali di pregio, all’aperto ed al chiuso come ad es. il moderno e funzionale Centro Sociale di Villa d’Agri dove si è svolto l’evento del 24 luglio 2021 su letteratura, natura, benessere.
Tra i gli eventi del recente passato il Premio la Pulce Letterario ideato ed animato dal compianto editore Claudio DiBuono che ha avuto il merito di animare la produzione letteraria lucana, nell’ambito del più generale protagonismo della piccola editoria lucana di cui è parte la Di Buono Edizioni di Marsicovetere.
INCONTRO CULTURALE del 24 Luglio 2021
L’incontro organizzato dal Comune di Marsicovetere, è stato un articolato ed importante evento che ha visto la partecipazione di Celeste Pansardi autrice del libro “Il giardino segreto delle erbe” (Dibuono Edizioni 2021, casa editrice di Marsicovetere), e di un autorevole panel coordinato dal Sindaco Marco Zippari.
La presentazione del libro di Celeste Pansardi, nata a Lauria, docente di latino e greco, storica e attivissima animatrice culturale a Roma e in Basilicata è stata l’occasione per parlare non solo di saggistica e di letteratura ma un momento di confronto con figure istituzionali ed esperti sul tema della coltivazione ed uso delle erbe nella enogastronomia, biocosmesi, farmacologia, fitoterapia, sostenibilità ambientale e socioeconomia in Basilicata.
Le piante hanno non solo un crescente valore economico ma rappresentano anche una potenziale leva si sviluppo economico e sociale per la possibilità di favorire forme di imprenditoria agricola soprattutto tra i giovani con elevata qualificazione professionale, come richiesto dalla intrinseca complessità dell’attività.
Il saggio della Pansardi, anche nell’incontro di Marsicovetere è stato un punto di partenza ideale per parlare della Campagna e della sua rilevanza per gli aspetti ambientali (riscaldamento globale, inquinamento, …), la Fame nel mondo, la salute alimentare… tutti temi di rilevanza planetaria al centro sia del G20 svolto a Napoli che della conferenza della FAO a Roma di questa settimana.
A questa ampia problematica ha fatto riferimento anche l’articolato messaggio inviato dal Presidente del Consiglio Regionale Carmine Cicala letto in apertura dell’incontro dal Sindaco Marco Zippari che ha coordinato i lavori.
Il programma messo a punto con l’apporto fondamentale di Maria Teresa Merlino ha consentito di collegare all’attualità del territorio lucano i vari aspetti del saggio storico e di antropologia agroalimentare della Pansardi che lega passato e presente tra storia, tradizioni, credenze, antiche ricette ed erbe officinali del Parco Nazionale del Pollino.
Nella prima parte dell’incontro il Sindaco Zippari, l’ing. Vito De Filippo e l’autrice, hanno parlato della rilevanza della cultura (…il superfluo indispensabile …nella definizione di G. Salvemini) come leva di sviluppo socioeconomico. La cultura è memoria e come tale è premessa del nostro futuro e da anche da mangiare! Il riferimento a Matera 2019 ha dimostrato che con la giusta progettualità non ci sono ambizioni che non si possano realizzare.
Dopo un bellissimo intermezzo musicale di due allieve della scuola di arpa viggianese, ci sono stati interventi sull’impiego delle erbe nel benessere e nella gastronomia che possono fornire concrete occasioni di lavoro e sviluppo dei territori.
Ne hanno parlato:
- Rosanna Zito, esperta di biocosmetica, che ha fornito indicazioni utili a comprendere le differenze tra prodotti biologici e quelli prevalentemente basati su prodotti di sintesi (in prevalenza derivati dal petrolio);
- Milena Falabella, imprenditrice che ha parlato della costituzione e dell’avvio della società che un gruppetto di amici hanno costruito a Lagonegro per la commercializzazione di NIVES. Elisir di Lagonegro (franiksrls@gmail.com) un amaro interamente lucano basato su un infuso di 6 erbe del Monte Sirino.
La degustazione ha consentito di apprezzarne la straordinaria gradevolezza grazie ad un bilanciamento del gusto (è meno dolce delle più affermate marche e meno amaro delle altre). Una vicenda umana e imprenditoriale da conoscere per saperne di più di un’altra bella storia della Basilicata che non ti aspetti… Il nome che, come ha spiegato Filippo Martino, Presidente dell’Associazione dei Lucani a Roma è stato dato alla ricerca congiunta avviata insieme alle associazioni di lucani in Italia ed aperta alle altre associazioni lucane e nel mondo…
In chiusura, le note musicali hanno accompagnato l’interpretazione di Maria Pia Papaleo “Di erbe ed incanti”, concludendo il bell’evento con riflessioni culturali, informazioni imprenditoriali ed illustrazioni scientifiche utili per capire la complessa del tema delle erbe e la sua importanza pratica per il lavoro individuale e la rigenerazione dei borghi.