Venerdì 12 novembre ore 19
Via Nizza 56 – Roma
Il nostro incontro non è stato organizzato per sottolineare l’importanza socioeconomica e culturale dell’enogastronomia (ormai un dato di fatto) ma per dare seguito e concretezza alla nostra attenzione verso la produzione agroalimentare lucana caratterizzata da nuovi prodotti (spesso di nicchia) che sono portati sul mercato da giovani imprenditori.
Come si può rilevare dai resoconti dei nostri eventi, abbiamo proposto all’attenzione di associati e follower sul web alcune iniziative di sviluppo da parte di giovani imprenditori che stanno riscuotendo un crescente successo. Tra le più interessanti ed innovative vi sono quelle legate alla campagna, svolte da un numero crescente di giovani capaci di impiegare tecnologie avanzate nella coltivazione di prodotti a maggior valore aggiunto e nel loro trasferimento sul mercato.
Approfondimento:
In questo approfondimento vi sono le informazioni raccolte nell’incontro del maggio scorso sulle NOVITÀ DAL MONDO DELL’AGRICOLTURA LUCANA che valorizza la grande biodiversità presente negli spazi poco antropizzati della Basilicata, ricchi di specie vegetali assai richieste nella gastronomia, nella cosmetica e in medicina (Erbe e benessere). La presenza di queste specie sta incoraggiando vari giovani di grande spessore professionale e spirito imprenditoriale a restare in Basilicata e investire tempo, denaro e speranze nella pratica di un’agricoltura che richiede nuove conoscenze sia per la produzione che per la commercializzazione in un mercato sempre più interessato a prodotti di nuovo tipo ma anche ad elevata competitività.
A maggio 2021 ci siamo collegati con tre operatori impegnati in attività diverse ma tutte caratterizzate da innovazione ed eccellenza di prodotto: l’Azienda Agricola Serrealte (pistacchi e non solo) e la Viggiani Tartufi, entrambe di San Mauro Forte; l’Azienda Agricola Donatello Chiarito, di Ripacandida, specializzata dal 2013 nella coltivazione e lavorazione di spezie e piante aromatiche tra cui lo zafferano.
Aziende che stanno dando rilievo alla presenza lucana nel panorama nazionale di prodotti che erano tra le eccellenze di altre realtà. Per es., nel 2021, lʼAssociazione Zafferano Italiano ha dichiarato Ripacandida (Pz) città dello zafferano. Aziende alle quali ci piace dare visibilità non per aver ricevuto prodotti o denaro (non un grammo o un assaggio di qualcosa!) ma per garbo verso chi ci ha dedicato tempo ed attenzione.
Ciò premesso, l’incontro di venerdì 12/11/2021 ha dato continuità alla tematica fornendo però maggiori informazioni sulle caratteristiche dei prodotti, osservandoli in esposizione e degustandone quelli più caratteristici dell’autunno.
L’evento si è articolato in due momenti:
1 – Presentazione della nuova geografia produttiva delle eccellenze lucane fatta da Antonio Di Stasi, Presidente della Associazione Amici della Basilicata Asti e Provincia ed una esposizione di prodotti curata dal giovane imprenditore lucano titolare della ABI- Authentic Basilicata’s Items – Prodotti Lucani
Nella sua esposizione, lo chef Di Stasi, tuttora residente a Genzano di Lucania, segue da anni con particolare interesse professionale e amore per il territorio l’evolversi di una produzione agroalimentare che cerca di uscire da un asfittico paniere di prodotti tradizionali, cercando di dare visibilità e raccogliere certificati di eccellenza per nuovi prodotti richiesti da mercati più remunerativi. Fenomeno che Antonio Di Stasi sperimenta concretamente nella sua attuale attività professionale di personal chef che lo porta a contatto di clienti con grandi capacità di spesa ed aspettative enogastronomiche di alta qualità. Per questo e per il fatto di svolgere la sua attività in Piemonte (una delle regioni italiane di maggiore cultura enogastronomica), la testimonianza di Antonio è stata seguita con moltissima attenzione perché egli è uno che non fa errori di sopravvalutazione delle eccellenze lucane….Sa collocarle nella giusta relazione con altre eccellenze di cui è ricca l’enogastronomia italiana. E questo è stato il punto sottolineato sia da Di Stasi che nell’intervento del Presidente dell’associazione dei Lucani a Roma, Filippo Martino.
In conclusione del suo intervento, Di Stasi ha mostrato sulla carta della regione i punti di provenienza dei prodotti dell’eccellenza lucani che sono stati poi degustati nel corso della serata (Castagne di Melfi e marmellata di castagne, fagioli di Sarconi, formaggi di Moliterno e del Pollino, Olio di Missanello, pistacchi di San Mauro Forte, tartufo bianco di Basilicata, vino novello di Roccanova, zafferano di Ripacandida).
2 – degustazione dei prodotti lucani indicati sulla mappa della Basilicata accompagnati nelle varie fasi da Olio e Vino Novello 2021 disponibili solo da pochi giorni. In piccolo ed assai alla buona, abbiamo partecipato ai rituali dell’autunno: degustazioni di castagne, funghi, vino ed olio novello,… che sono al centro di molte proposte turistiche, fiere (tartufo bianco ad Alba, Acqualagna, Fabro,..) e sagre (varie delle quali anche in Basilicata (sagra del tartufo di Marsico Vetere, di San Chirico Raparo, Viggiano,..).
Il pane e i fagioli di Sarconi sono stati alimenti ideali per apprezzare la fragranza e la delicatezza dell’olio novello 2021 offerto dall’associata Valentina Claps, ricavato dalla molitura olive del tipo majatica raccolte a Missanello (Pz). Delle sue caratteristiche (un’annata che sembra caratterizzata da purezza, assenza di acidità ed aggressività), dei sistemi di raccolta e molitura ha parlato Celeste Pansardi.
Il vino novello lucano scelto in questo 2021 è stato prodotto da uve della DOP Grottino di Roccanova, lavorate secondo lo specifico “disciplinare” per questo tipo di produzione e messo per la prima volta sul mercato dal consorzio Le Grotte del Vino.
La sua degustazione è stata presentata da Antonio Di Stasi che ha parlato della moda del novello introdotta in Francia e poi della sua recente diffusione in Italia grazie anche alla migliore qualità delle nostre uve e, infine, della messa in produzione del novello anche in Basilicata fatta per ora solo da pochissime cantine.
Il vino ha accompagnato tutte le fasi della articolata degustazione che ha avuto i suoi punti forti nelle frittelle e nel risotto con lo zafferano di Ripacandida e poi nelle uova condite con scagliette dei tartufi bianchi lucani procurati fortunosamente da amici in una stagione veramente disastrosa per la raccolta di questo prezioso tubero.
Questo incontro è stato anche l’occasione per conoscere colleghi di altre associazioni di lucani nel mondo, proseguendo un’attività avviata nel corso della pandemia da Covid 19 e che si sta dimostrante sempre più utile. Dopo il bell’incontro del 14 ottobre per festeggiare il premio di Cittadino Europeo conferito al collega di Reggio Emilia, Donato Vena; l’incontro a Filiano in Basilicata ed i collegamenti in videoconferenza tra associazioni italiane per il ciclo la Basilicata che non ti aspetti. Un ciclo di cui questo incontro è una prosecuzione naturale perchè, grazie alle qualità di studioso ed esperto di enogastronomia di Antonio Di Stasi abbiamo accresciuto le nostre conoscenze sulle eccellenze lucane, mettendoci in grado di poter contribuire a dare visibilità a chi, invece di emigrare sceglie di restare nel SUD e di operarvi a dispetto delle difficoltà.